Grid Parity per le Imprese nel Fotovoltaico

Le energie rinnovabili piacciono sostanzialmente a tutti perché ecologiche e pulite; la recente diffusione degli ultimi anni, però, è stata assicurata dagli ingenti incentivi garantiti dalle bollette degli italiani (circa 10 miliardi di euro l'anno). Senza di questi, le energie verdi non avrebbero mai potuto diffondersi, perché il loro costo di generazione energetica è più alto di quello dei tradizionali combustibili fossili (gas, petrolio, ecc). Grazie ai notevoli passi in avanti degli ultimi anni, però, si è iniziato a parlare sempre di più di grid parity, cioè della pari convenienza economica tra l'energia prodotta da un impianto rinnovabile e quella acquistata da fonti tradizionali, senza sussidi pubblici.

In questo senso si muove un modello per le imprese che promette di rendere il fotovoltaico economicamente sostenibile anche senza il contributo degli incentivi stabiliti dal Conto energia. I sistemi fotovoltaici tarati sui fabbisogni energetici specifici di ogni azienda, consentono una produzione dell'energia a un costo inferiore agli 0,09 euro/kWh, inclusi gli oneri annuali di manutenzione e il costo iniziale dell'impianto, riducendo così di circa del 50% i costi in bolletta dalle Pmi italiane. La Grid parity è resa possibile dallo sfruttamento del meccanismo dello scambio sul posto che, comunque, è una particolare forma di sostegno economico statale alla produzione rinnovabile.
I titolari di questi impianti, infatti, possono realizzare una specifica forma di autoconsumo immettendo in rete l'energia elettrica prodotta ma non direttamente autoconsumata, per poi prelevarla dalla rete in un momento differente da quello in cui avviene la produzione. Il Gse, in questo caso, eroga un contributo che garantisce il rimborso ("ristoro") di una parte degli oneri sostenuti dall'utente per il prelievo di energia elettrica dalla rete. Ad esempio, un impianto fotovoltaico da 50 kW, con produzione annua di energia pari a 65.000 kWh, realizzato per un'azienda che opera nel terziario (costo di investimento iniziale 75.000 euro), ricaverebbe 8.775 euro l'anno dal risparmio generato dall'autoconsumo di energia, più altri 2.113 dallo scambio sul posto, permettendo così all'imprenditore di rientrare dall'investimento in alcuni anni. 
Il raggiungimento della grid parity rappresenta il primo passo verso un diverso modello energetico fondato sul risparmio e l'efficienza energetica e sulle rinnovabili,sostenibile per l'economia, il nostro territorio e il Pianeta.
Dall'inizio del 2013 sarà in commercio inoltre una soluzione simile pensata per le famiglie, che abbinerà all'impianto fotovoltaico tradizionale (pannello, inverter, sistema di controllo) un sistema di accumulo elettrico ("storage"), in modo tale da immagazzinare l'energia prodotta durante il giorno.

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