Incentivi al Biometano nuove opportunità dalle Agroenergie

"Il decreto per l’incentivazione al biometano apre nuove opportunità per le aziende agricole, dando impulso a una filiera ad alta intensità lavorativa e consentendo alle imprese del settore di integrare il reddito, producendo cibo ed energia in modo sostenibile". Lo afferma la Cia, Confederazione italiana agricoltori, in occasione della presentazione al Mipaaf dei “Quaderni delle agroenergie” a cura di Enama. I “Quaderni” sono una guida pratica per il mondo agricolo circa le novità introdotte dal testo normativo, sottolinea una nota della Cia, in particolare dal decreto sul biometano approvato a dicembre, che è frutto del lavoro di squadra a cui ha partecipato l’Aiel, l’Associazione italiana energie agroforestali della Confederazione.

"Enormi sono le potenzialità del biometano essendo -ricorda la Cia-l’unica fonte rinnovabile che può essere utilizzata per produrre energiaelettrica, in cogenerazione ad alto rendimento, energia termica e come biocarburante per l’autotrazione. Con questo decreto si promuove l’uso del biometano nei trasporti come biocarburante, privilegiando quello ottenuto da sottoprodotti, con un occhio di riguardo per gli impianti più piccoli e più alla portata delle imprese agro-zootecniche".

E' inoltre possibile ridurre i costi della bolletta energetica e dei carburanti puntando sulle agroenergie, visto che l’Italia è costretta a importare l’85 per cento dell’energia che consuma, con una spesa di 60 miliardi di euro l’anno per l’acquisto di petrolio e gas dai Paesi esteri -evidenzia la nota della Cia-. In più, incentivando le agroenergie, siabbassano le emissioni di anidride carbonica, con un enorme beneficio per l’ambiente”.

"Il biometano, realizzato con biomasse di integrazione (effluenti zootecnici, sottoprodotti agricoli e agroindustriali, colture non alimentari o di secondo raccolto) e sfruttando i terreni un tempo destinati al 'seat aside' -conclude la Cia- potrebbe portare le imprese agricole a una produzione entro il 2030 di circa 8 miliardi di metri cubi. Con unrisparmio di 5 miliardi di euro l’anno sull’importazione di gas".

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