Accumulatori per Fotovoltaico in Arrivo Rogolamentazione

In arrivo la Regolamentazione attesa ormai da oltre un anno per gli Accumulatori per Fotovoltaico. I sistemi di accumulo per il fotovoltaico avevano goduto di enorme popolarità dopo la conclusione del 5 Conto Energia e avevano scatenato l'entusiasmo degli operatori del Settore Fotovoltaico rimasti orfani degli Incentivi GSE. Le molte aziende nate e cresciute sotto il meccanismo di incentivazione alle energie rinnovabili e in particolare al fotovoltaico, avevano infatti intravisto nei Sistemi di Storage una nuova opportunità di Business che poteva colmare l'assenza di incentivi al fotovoltaico e soprattutto migliorare e stabilizzare il rendimento energetico di un impianto fotovoltaico. Ma ci aveva pensato subito il GSE a bloccare gli entusiasmi con un comunicato secco e perentorio!

Comunicato GSE che blocca l'accesso alla tecnologia degli accumulatori per fotovoltaico agli impianti fotovoltaici già incentivati.

Il Comunicato del GSE recitava:
Con riferimento alle richieste di chiarimenti pervenute al GSE in merito alla possibilità d’installazione di sistemi di accumulo su impianti già ammessi agli incentivi, si precisa quanto segue.
Nelle more della definizione e della completa attuazione del quadro normativo e delle regole applicative del GSE per l’utilizzo dei dispositivi di accumulo, ai fini della corretta erogazione degli incentivi, non è consentita alcuna variazione di configurazione impiantistica che possa modificare i flussi dell’energia prodotta e immessa in rete dal medesimo impianto, come ad esempio la ricarica dei sistemi di accumulo tramite l’energia elettrica prelevata dalla rete.
A tal proposito si rammenta che il GSE, nel caso in cui dovesse accertarne la sussistenza, nell’ambito delle verifiche effettuate ai sensi dell’art. 42 del Decreto Legislativo 28/2011, applicherà le sanzioni previste dal medesimo articolo, ivi inclusa la decadenza dal diritto agli incentivi e il recupero delle somme già erogate.
Anche tu avevi riposto fiducia nei Sistemi di Storage per risollevare le sorti della tua Azienda? Se non fosse chiaro il GSE si è impegnato a renderlo chiarissimo: i sistemi fotovoltaici incentivati ed esistenti non possono godere al momento della tecnologia dell'accumulo di energia, pena? La perdita degli incentivi! 

Il Governo però si era impegnato a dare una risposta chiara e rapida in merito ai sistemi di accumulo per il fotovoltaico in tempi rapidi. Ad oggi cosa è successo, quali azioni sono state intraprese? Non ne abbiamo saputo più niente!!!!

Dopo oltre un anno dal comunicato del GSE, pare siano in arrivo entro l’estate le nuove regole per i sistemi di accumulo, ovvero la delibera dell’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) per l’energia sui sistemi di accumulo da abbinare agli impianti rinnovabili domestici. A rivelarlo è stato lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico, in occasione di una interrogazione parlamentare riguardo alla necessità di integrare le batterie per lo storage delle energie rinnovabili nel sistema elettrico, contribuendo a garantire la sicurezza e l’efficienza del sistema.

Regolamento per Risparmiare con i Sistemi di Accumulo per Fotovoltaico

Il regolamento riguarda accesso alla rete, prelievo di energia, erogazione del servizio e rilascio di energia prodotta per ambiti residenziali, commerciali e industriali. Secondo la definizione nel provvedimento – delibera 574/2014/R/ee dell’AEEGSI (Autorità Energia Elettrica, Gas e Sistema Idrico) pubblicata il 21 novembre - un sistema di accumulo è un insieme di dispositivi per assorbire e rilasciare energia elettrica, che funziona in maniera continuativa in parallelo con la rete, con obbligo di connessione di terzi.
A seconda delle modalità di installazione, il sistema può essere considerato come un singolo impianto di produzione o come uno dei diversi gruppi di generazione che costituiscono un impianto di produzione. 

Per quanto riguarda l’utilizzo della rete pubblica, i sistemi vengono trattati come singoli impianti di produzione programmabile. Sul fronte dei prezzi, si applicano «corrispettivi a forfait per le connessioni alle reti in media e in bassa tensione», e «corrispettivi correlati ai costi effettivi e proporzionali alla potenza per le connessioni in alta e altissima tensione». 

Sistemi di Accumulo e Fotovoltaico

Tra le varie applicazioni, i sistemi di accumulo rappresentano una tecnologia abilitante per lo sviluppo del Fotovoltaico.Secondo un recente studio di settore, nel 2013 sono stati 700 i MW di impianti fotovoltaici installati nel nostro Paese fuori dal regime incentivante diretto e quindi in potenziale assetto SEU (Sistema Efficiente di Utenza per energia auto-consumata), con una taglia media (28 kW) ben superiore a quella tipica degli impianti rientranti nel meccanismo di detrazione applicabile per gli utenti privati.

Grande soddisfazione per la pubblicazione della delibera, dunque, per il Gruppo Sistemi di Accumulo di ANIE. Dichiara il Presidente Nicola Cosciani:

«Finalmente disponiamo di basi regolatorie stabili alle quali tutti gli operatori possono riferirsi per implementare le soluzioni di Energy Storage moderne e affidabili per rendere il sistema elettrico italiano più flessibile e in grado di integrare nella rete, in maniera sempre più efficace ed efficiente, sia gli oltre 26 GWp di potenza rinnovabile non programmabile esistente che le future installazioni, nonché di cogliere a pieno le enormi potenzialità del nuovo orizzonte tecnologico delle Smart Grid».
sistemi di accumulo fotovoltaico

Ecco il percorso che portano alla Regolamentazione vera e propria dei Sistemi di Accumulo

Il percorso regolatorio è però solamente agli inizi: si attendono ancora le ultime varianti delle norme CEI 016 e 021 abbinate alla delibera sugli accumuli, le regole tecniche transitorie del GSE e successivamente quelle definitive, che dovrebbero arrivare entro il 31 marzo 2015, come previsto dalla delibera 574/2014.

«Siamo pronti ad accompagnare l’AEEGSI nel percorso di consultazione che dovrà portare all’emanazione del provvedimento contenente le modalità con cui i distributori mettono a disposizione i sistemi di accumulo in cabina primaria e del documento di consultazione sui progetti pilota per sistemi di accumulo sulle reti di distribuzione». Obiettivo, mettere a punto un percorso di normazione che sia «il più lungimirante possibile, a beneficio dell’intero sistema elettrico nazionale».

Direi che ci siamo svegliati presto sul fronte degli accumulatori per il fotovoltaico!!!! La Germania ha una regolamentazione e incentivi da oltre 1,5 anni.

Tu cosa ne pensi? Fammi sapere la tua opinione.

Commenti

  1. Riporto qui un commento ad una discussione su Linkedin a questo Post fatta dal dott. Ing. Elia Sciacca in quanto mi sembra molto interessante e pertinente portarla anche all'attenzione dei lettori di questo Blog.

    %%%%%%%%%
    quando saranno rese pubbliche le modifiche cei 016 e cei 021 capiremo meglio come dovremo gestire i sistemi di accumulo per i sistemi fotovoltaici e non solo
    io presumo che per ancora almeno 3-4 anni la spesa per gli accumulatori allungherà di almeno 3-4 anni il periodo di pay back tenuto conto del Van ecc .
    i prezzi secondo i produttori entro il 2018 saranno competitivi e gli accumulatori potrebbero essere utilizzati alla grande ,vedremo....
    l'unica cosa di cui sono certo che con l'avvento in larga scala degli accumulatori [adesso non è possibile utilizzarli, pena l'esclusione degli invcentivi degli impianti che ne avevano i benefici - vedi delibera GSE ] ci sarà una tassa proporzioanale alla potenza delle batterie installate ,chi vivrà vedrà.
    es;
    Il fabbisogno medio di elettricità di una famiglia è di circa 3.000 kwh/anno che, suddiviso su base giornaliera, è di circa 8,2 kwh al giorno (cioè: 3.000 diviso 365 gg).
    Il consumo giornaliero medio per una famiglia è di circa 8,2 kwh/giorno.
    Se consideriamo che almeno il 50% dei consumi domestici avviene la sera o la notte, quando l’impianto non produce, si avrà bisogno di accumulare circa 4 kwh/giorno per avere un buon margine di autonomia dalla rete.
    In linea di massima, per capire quante batterie sarebbero sufficienti per garantire una certa autonomia abbiamo bisogno di tre dati:
    ------------------------------------------------------------------------------------
    i kwh di stoccaggio desiderati
    i Volt di ogni batteria (in genere le batterie sono a 12 Volt)
    gli Amphere di ogni batteria.
    -------------------------------------------------------------------------------
    Gli Amphère sono la quantità effettiva di elettricità che la batteria è in grado di accumulare)
    Moltiplicando i Volt per gli Amphere si ottiene la potenza in uscita, in Watt, che unita al ‘tempo’ di erogazione, diventa “wattora”. Il wattora, o meglio il Kilowattora, è la quantità di energia elettrica che si rileva dai contatori e che viene conteggiata in bolletta. ed in base alla capacita di carica disponibile amper ora delle batterie si ricava il numero delle batterie necessaria a soddisfare la richiesta di carico .
    naturalmente io ho banalizzato molto per i calcoli il discorso è più complesso ed articolato .

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